GIORNATA – per la raccolta delle firme per la PETIZIONE sull’accoglienza dello straniero….
Riflessione:
Ritengo che l’argomento dell’accoglienza dello straniero richieda da parte nostra grande umiltà e ascolto non solo delle esigenze di chi viene qui credendo che sia tutto dovuto, ma soprattutto una sfida per chi crede al valore dell’accoglienza, per diventare un valore condiviso, si potrebbero mettere in campo un sacco di questioni, sia per chi vuole accogliere a tutti i costi sia a chi vorrebbe frenare, fermare questo flusso continuo.
Ci sono ragioni buone sia da una parte che dall’altra, ma la verità non sta nel mezzo sta in questo caso in un fatto oggettivo:
“è in atto un flusso migratorio che vede l’europa come isola felice dove scorre latte e miele!! dove per 70 anni non c’è una guerra e dove il livello del benessere è altissimo, dove se sei ammalato hai le cure, dove se ti fanno un’ingiustizia c’è a chi ti puoi rivolgere, tutto ciò non può essere altro che motivo di attrazione fatale”
Questa è la molla che lancia queste persone a rischiare tutto per venire qui da noi!
Per noi che stiamo qui ci sono 2 strade:
1- una è quella del tentativo bloccare questi flussi aumentando controlli chiudendo varchi strade e rispedendo al mittente tutte queste persone, è come togliere l’acqua al mare con un cucchiaio!!
2- la più difficile che si gioca su più livelli
A- il livello POLITICO che non può prescindere da quello EUROPEO, ma dirò di più MONDIALE è un problema che richiede accordi di grande respiro con i paesi più poveri!! E’ un livello che lascio a chi è più esperto di me, ma che richiede grande lungimiranza e quindi grande coraggio;
B- il livello di cittadino penso sia importante rivedere la nostra cultura, sarà necessario perdere una parte della nostra cultura per condividere anche quella proposta dai nuovi cittadini, un esempio l’abbiamo con le badanti che ci hanno insegnato tradizioni e usanze a noi sconosciute.
C’è poi un cittadino particolare che è quello che si professa cristiano….. be debbo dire che non occorre altro che si legga il Vangelo… poi ne parliamo…
Grazie Alberto Albertini
Riflessione:
Ritengo che l’argomento dell’accoglienza dello straniero richieda da parte nostra grande umiltà e ascolto non solo delle esigenze di chi viene qui credendo che sia tutto dovuto, ma soprattutto una sfida per chi crede al valore dell’accoglienza, per diventare un valore condiviso, si potrebbero mettere in campo un sacco di questioni, sia per chi vuole accogliere a tutti i costi sia a chi vorrebbe frenare, fermare questo flusso continuo.
Ci sono ragioni buone sia da una parte che dall’altra, ma la verità non sta nel mezzo sta in questo caso in un fatto oggettivo:
“è in atto un flusso migratorio che vede l’europa come isola felice dove scorre latte e miele!! dove per 70 anni non c’è una guerra e dove il livello del benessere è altissimo, dove se sei ammalato hai le cure, dove se ti fanno un’ingiustizia c’è a chi ti puoi rivolgere, tutto ciò non può essere altro che motivo di attrazione fatale”
Questa è la molla che lancia queste persone a rischiare tutto per venire qui da noi!
Per noi che stiamo qui ci sono 2 strade:
1- una è quella del tentativo bloccare questi flussi aumentando controlli chiudendo varchi strade e rispedendo al mittente tutte queste persone, è come togliere l’acqua al mare con un cucchiaio!!
2- la più difficile che si gioca su più livelli
A- il livello POLITICO che non può prescindere da quello EUROPEO, ma dirò di più MONDIALE è un problema che richiede accordi di grande respiro con i paesi più poveri!! E’ un livello che lascio a chi è più esperto di me, ma che richiede grande lungimiranza e quindi grande coraggio;
B- il livello di cittadino penso sia importante rivedere la nostra cultura, sarà necessario perdere una parte della nostra cultura per condividere anche quella proposta dai nuovi cittadini, un esempio l’abbiamo con le badanti che ci hanno insegnato tradizioni e usanze a noi sconosciute.
C’è poi un cittadino particolare che è quello che si professa cristiano….. be debbo dire che non occorre altro che si legga il Vangelo… poi ne parliamo…
Grazie Alberto Albertini