Ci ha lasciato per andare a preparare nuove strade e nuovi cieli», scrivono i figli nell’annuncio. Sabato 21 è mancata Angela Rampini, da tutti detta Lina, vedova del diacono Ilario Albertini.
Tutti, a partire dai figli Alberto, Cristiana, Lucio e Paolo, la ricordano per una vita spesa per la famiglia e per la fede. L’ha trasmessa con grande convinzione ai figli, negli anni della loro formazione; poi, più avanti, ha accompagnato il cammino del marito Ilario verso il diaconato permanente.
Grande, poi, la sua dedizione affinché le opere avviate da Ilario, soprattutto a favore dei migranti, con la Caritas diocesana, andassero in porto: l’alloggio di via Milosevic a Mestre e, soprattutto, l’acquisizione e la preparazione di Casa San Raffaele a Mira Porte, divenuta comunità di prima accoglienza per gli stranieri.
Infine, ancora, Lina si occupava del rifugio San Lorenzo a Misurina e di tante iniziative nella parrocchia di San Lorenzo di Mestre. Tra queste anche la reintroduzione del “Caldo Natale”, un’iniziativa di solidarietà che gli scout praticavano negli anni ’50, poi sospesa e che proprio Lina ha riportato in auge.