TESTIMONIANZA DEL MASCI SUL VALORE DELLA COMUNITA’
PREMESSA-
Per riuscire a capire il valore della comunità io farei una sintesi brevissima attorno all’aspetto “Filosofico” sapete tutti che non è un caso che proprio la radice è proprio la filia il “vero” Amore per la conoscenza la Sapienza”. Agape, Filia, sono tutti termini che ci aiutano a capire che questo non può accadere se siamo soli se ricordate il mito della caverna di Platone ci da proprio l’idea che esistiamo in quanto c’è un’altro che esiste come noi…. E ci fa da specchio!! Ho cercato di sintetizzare al massimo proprio per arrivare al punto. LA comunità è una esigenza umana, se vi capita di vedere la trasmissione DIMAX quelle persone che vivono in Alaska da soli a -30°C soffrono perché storditi dal silenzio e dalla solitudine, se avete seguito è il male del secolo la solitudine che genera spesso la depressione… la malattia più frequente nel mondo nostro!!! – antidoto a tutto questo è la COMMUNIO la cum-unità unità vi domanderete ma gli eremiti? si sono in solitudine ma con DIO!!! Sono in continua relazione con Dio, ecco perché possono stare soli!! Ricordate la canzone “ da soli si muore” ? <<https://www.youtube.com/watch?v=QDiDNzrhPVI>> soli si muore senza un’amore!!!
(Ma c’è un ultimo volto d’Amore di cui vorrei ragionare con te, quello “creativo”. Scrittori, artisti, poeti conoscono la particolare fecondità della creazione e ne parlano come di una vera e propria gioia. La gioia del fare, creare, produrre. L’amore della propria opera come della propria creatura. Un amore materno, come quello che hai appena nominato, di Francesco.)
Primo Atto
Ambientazione: usciti da una riunione 2 adulti si trovano e parlano tra di loro sono MARIO e MARCO (o MARIA)
Dialogo 1 :
MARIO- sono proprio stufo di venire a queste riunioni sembrano più delle riunioni dal psicologo tutti che si parlano addosso, e c’è sempre chi vuole saperne di più!
MARCO-hai ragione non capisco cosa serva chiamare comunità un gruppo che si trova una volta alla settimana per dire tu fai così ! Non mi basta!!!!
Monologo 3
MARIO- Ma la comunità deve essere fatta da amici? O che comunità è?? Non ti sembra? Io per esempio sento molto ….. il bisogno di avere dei momenti di scambio e di verifica ma non quella che facciamo perché bisogna farla!!! Una verifica anche dei che liberi… anche le proprie aspirazioni e le condivida!!!!!
Ecco da qui nasce il monologo-
Che cosa è una comunità? È un luogo di crescita dove tra pari si impara a vivere la dimensione dello scambio vicendevole della esperienze di vita, dall’esperienza condivisa …..
Comunità luogo di relazione calde tra le persone;
Comunità come luogo dell’accoglienza della persona umana;
Comunità come luogo di crescita spirituale;
Comunità come luogo di crescita sociale; osservatorio dei bisogni nostri della società;
Comunità palestra per vivere il servizio;
Comunità come allargamento dell’orizzonte familiare;
Per fare questo il Masci ha sperimentato da anni i metodi e ha messo a punto una serie di esperienze che aiutano l’adulto, ma non solo, a raggiungere quegli obiettivi ambizioso in elenco. Il metodo è quello che voi conoscete bene perché reiterato dallo scautismo, e sopratutto dal Roverismo, fede strada Servizio, si
Identificando nella Strada la metodologia come luogo dello svolgere della vita quindi lo strumento che vitalizza lo scorrere della vita, e lungo questa propensione ad essere in movimento si cammina per scoprire assieme il rapporto spirituale, ( reiterando in chiave laica la ricerca spirituale) detta strada del CUORE, scoprendo o riscoprendo l’importanza di un nuovo rapporto con il Creato ( non l’ambiente) ma il Creato immagine permanente delle presenza di DIO nella storia, la strada della vita nella società come forma di impegno sociale fuori di noi! Un impegno a interessarsi degli altri a fare un servizio non a noi stessi ma verso il mondo che ci circonda ( farci carico dei bisogni e delle trasformazioni in atto); un rapporto di strada anche internazionale cioè una nostra coinvolgimento con i progetti di sostegno agli scout di altri paesi….e aiuto sempre ai nostri giovani che sono il primo nostro interesse.
La comunità è quindi il luogo dove anche da adulto o svellete vecchi si cresce…. Grande importanza ha la progettazione iniziale e gli obiettivi che la nostra carta di comunità che va rinnovata nel tempo e adeguata alle forze alle disponibilità e alle volontà della comunità. Diceva un nostro cìvecchio amico che LA COMunità viva brilla e si fa notare si nota la presenza, e per fare questo è necessario un continuo riflettere, un’opera continua di DISCERNIMENTO…..
Sembra una parola magica ma è alla base di qualsiasi vita comunitari laica o religiosa che sia!
Il discernimento comunitario, nel senso proprio del termine, non significa arrivare alla scelta sommando i discernimenti individuali, ma che la comunità si riconosce come un organismo vivo, che le persone che la compongono creano una comunione dei cuori tale che lo Spirito si può rivelare e che esse lo colgono in quanto comunione di persone, unità di intesa.
Il discernimento comunitario fa leva sull’amore nel quale vive la comunità. La carità fraterna è la porta alla conoscenza. L’amore è il principio conoscitivo. Dunque, se realmente si vive nell’amore e non solo si pensa, si è nello stato privilegiato per la conoscenza delle realtà spirituali e per la creatività. Le intuizioni, la capacità creativa, inventiva, crescono proficuamente solo dall’amore. Allora la comunità può essere molto più sicura di essere sulla scia della volontà di Dio, che la intuisce, la conosce e che risponde, se discerne come comunità, proprio a causa dell’amore fraterno. Il discernimento comunitario non è dunque un semplice dibattito su un argomento, una riflessione guidata, partecipata; il discernimento comunitario non si muove sulle coordinate della valutazione democratica, con i processi di votazione usuali nei parlamenti.
COMUNITA’ : lascerei a 2 o 3 esempi di vita comunitaria …. In modo di racconto…. Il tema è sempre quello della NARRAZIONE…. Come parabola di vita…